giovedì 19 novembre 2009

LA CLASSIFICA DEGLI ATENEI VIRTUOSI

LA CLASSIFICA DEGLI ATENEI VIRTUOSI
24 luglio 2008. Stando al comunicato del Ministero e alle prime pagine dei quotidiani, è stato il giorno della rivoluzione nel sistema universitario. Repubblica: “Università, scatta la rivoluzione: più finanziamenti agli atenei migliori”; il Corriere: “Più fondi agli atenei migliori. La lista dei 27 centri virtuosi che riceveranno € 525 milioni”.
Tuttavia il ministro Gelmini ha semplicemente firmato una serie di provvedimenti attuativi della l. 1/2009 (salvo quelli per il potenziamento del diritto allo studio). Ha sbloccato i concorsi indetti nel 2008 per la felicità dei baroni che già si stanno accordando nei dipartimenti per decidere chi far passare (con quali soldi?). Ha stabilito i criteri per la ripartizione del 7% del FFO per il 2009 (523,5 mil. €) peraltro con mesi di ritardo rispetto al 31 marzo, limite previsto dalla l. 1/2009. Ancora piú in ritardo (il 23 settembre) é arrivato il decreto che ha effettivamente sbloccato i fondi per l'anno in corso.
I rettori delle università penalizzate hanno rilasciato dichiarazioni molto critiche, sottolineando l'arbitrarietà dei criteri utilizzati per valutare il merito e la qualità. Meno critici i rettori degli atenei virtuosi, come il Rettore di Trento, prima in classifica: “Lavorare premia: in Italia è una eccezione ma questa volta è successo”, o il Rettore dell'Università di Chieti, tredicesima: “Il 13° posto della d'Annunzio tra le università italiane non mi coglie di sorpresa. In parte lo sapevo già, in parte me lo aspettavo”. La corporazione docente sembra sconfitta: ogni Rettore commenta comprensibilmente la prestazione del proprio ateneo a seconda della posizione in classifica.

C'E' QUALCOSA CHE NON QUADRA
Sembrerebbe una classifica rigorosa e imparziale, che ha premiato chi se lo meritava. Tuttavia qualcosa non quadra... Come mai il ministero non ha mai divulgato le tabelle riassuntive e di confronto per tutte le università? C'è la classifica ma non i dati...... Quello che sappiamo é poco rassicurante: € 172.76 milioni sono stati assegnati in base a dati raccolti dal Civr piú di sei anni fa, nella valutazione triennale della ricerca 2001-2003. Molto discutibili anche gli indicatori scelti per misurare la qualitá della ricerca e la qualitá della didattica come il rapporto tra il numero di insegnamenti per i quali è stato richiesto il parere degli studenti ed il numero totale di insegnamenti attivi , o la percentuale di laureati 2004 occupati a tre anni dal conseguimento del titolo.
La classifica lascia qualche dubbio... E' strano vedere cosí distanti la Statale di Milano (11°) e La Sapienza di Roma (42°).

CHIETI -PESCARA COME OXFORD?
Qualcos'altro non quadra.... L'Universitá di Chieti e Pescara é 13°. Dal Rapporto del 2008 sullo Stato del Sistema Universitario apprendiamo che la metà degli immatricolati all'ateneo non residenti in Abruzzo, “risultano immatricolati dopo sei o più anni di distanza dal conseguimento del diploma di maturità. Ciò potrebbe essere dovuto all’effetto di specifiche convenzioni per il riconoscimento di crediti relativi ad attività lavorative pregresse”. La conseguenza? Nel 2007 il 53,3% dei laureati all'Universitá di Chieti, ha coneguito la laurea precocemente. Ovviamente il rapporto tra il numero di crediti conseguiti e il numero di crediti previsti é uno degli indici della qualitá della didattica usati dal ministero. E' strano che Giavazzi non si sia stupito di vedere l'ateneo abruzzese cosí in alto nella classifica. Come ha potuto dimenticarsi il divertente articolo di Stella e Rizzo del 26 ottobre 2008 intitolato “Universitá, il business dei laureati precoci. La metá negli atenei di Siena e Chieti”?
Il prof. Cuccurullo non ricopre solo l'incarico di rettore della Oxford abruzzese dal 1997 (attualmente é al quinto mandato, lo Statuto non pone limiti): dallo stesso anno è anche Presidente della II sezione del Consiglio Superiore di Sanità; é presidente della fondazione privata G. D'Annunzio finanziata generosamente dall'ateneo ma anche da molte case farmaceutiche ; é presidente per Statuto del CdA dell'universitá telematica Da Vinci; dal 2001 é presidente del Civr. Naturalmente Chieti fa parte dell'Aquis. Non ci stupirebbe scoprire che una persona cosí qualificata e meritovele abbia anche stilato la classifica.

Nessun commento:

Posta un commento