giovedì 19 novembre 2009

I SILENZIOSI COLTELLI DI CASA CRUI

I SILENZIOSI COLTELLI DI CASA CRUI
Come è possibile che prima che l'Udu pubblicasse i dati dell'inchiesta, nessuna tra le università colpite, tranne quella di Parma, si fosse accorta dei “misteri” della classifica? In seguito qualche rettore ha rilasciato dichiarazioni piuttosto dure, la Cgil-flc ha chiesto chiarimenti, ma a fine settembre tutti sembravano essersene già dimenticati. Intervistato lo scorso 24 luglio Frati, rettore de La Sapienza, si è limitato a criticare l'utilizzo di dati vecchi, senza mettere in discussione la classifica stessa. Decleva, presidente della Crui e rettore della Statale di Milano, non ha speso una parola a riguardo.
Forse non tutti sanno del silenzioso conflitto per la presidenza della Crui, che le nostre fonti ci informano essersi consumato tra Decleva e Frati. Il secondo mandato del Rettore della Statale sarebbe dovuto scadere lo scorso 30 settembre. Siccome lo Statuto pone il limite di due mandati, Decleva avrebbe dovuto abbandonare anche la presidenza della Crui. A cavallo tra il 2008 e il 2009 a Milano si é discusso se fosse opportuno modificare lo Statuto ad personam. Nel frattempo Luigi Frati, decisamente piú vicino al governo, si stava organizzando per prendere il posto del rivale milanese. Gli undici rettori delle universitá lombarde non hanno esitato a schierarsi col Magnifico scrivendo al Senato Accademico della Statale. “Si avvicina il dibattito politico sulla riforma della governance degli atenei e cambiare ora la guida della Crui sarebbe dannoso” ha spiegato il Rettore Fontanesi (Bicocca) a Repubblica il 29 dicembre . Infine, nonostante le iniziative di protesta dei collettivi, il 20 marzo il Senato della Statale ha modificato lo Statuto. Come mai la modifica, confermata con decreto ministeriale, non ha suscitato nessuno scalpore al ministero? Come mai la Gelmini ha preferito avere al tavolo della riforma un rettore “ostile” rispetto a uno “allineato”? Decleva non ha mai risposto a queste domande rivoltegli dai collettivi, ció che é certo é che La Sapienza si é trovata con quasi € 11 milioni in meno. Non ha risposto nemmeno all'invito rivoltogli ufficialmente dal Consiglio della Facoltá di Scienze Politiche di Milano lo scorso 10 febbraio a illustrare “il programma che intende proporre per il biennio di prolungamento del Suo mandato rettorale, nonché i provvedimenti di riforma delle governance dell’Ateneo che gli consentano di svolgere efficacemente entrambi gli impegnativi ruoli di Rettore [..] e di Presidente della CRUI”. I tagli all'universitá restano e secondo alcune indiscrezioni il bilancio della Statale sará in rosso di € 30 milioni giá dal 2010.

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