sabato 15 maggio 2010

In Direzione Ostinata e contraria #3

Troppo spesso i media e le autorità attaccano gli artisti di strada definendoli “graffitari” (se va bene) o “imbratta-muri”, “vandali” senza però sapere in realtà di cosa stanno parlando... Questa rubrica si propone di avvicinarvi al complesso mondo dei graffiti e più in generale dell’arte di strada, focalizzando la vostra attenzione su questi esteti oltremodo bistrattati e sulla loro produzione artistica. Come farlo meglio se non sentendo la voce di uno di loro? A questo proposito ho intervistato Ivan Tresoldi, membro fondatore di Art Kitchen.

Lasciando la parola a Ivan...

Quando nasce la tua vena poetica e cosa ti ha spinto a portarla in strada? Già dagli studi liceali ho preso a cuore la poesia e mi ha interessato molto per la caratteristica di attraversare tutti i popoli e tutte le culture. La decisione di portarla in strada nasce tra il 2000 e il 2003, indipendentemente dal viaggio in Chiapas in cui sono entrato in contatto con l’Accion Poetica di Armando Alanís Pulido seppure poi quest’ultima costituisca una parte della mia poetica. Il vero motore di questa scelta è stata la forte voglia di riscatto sociale, questo perché ho sempre notato una mancanza di poesia nella nostra società e ritengo questa mancanza il sintomo di un’anomia delle relazioni sociali. Inoltre la poesia è troppo relegata, mettendola in strada l’ho resa pubblica e alla portata di tutti. Un po’ come in Art Kitchen dove facciamo società prima che arte.
Ecco... parlami di AK! Art Kitchen viene fondata nel 2007 da un progetto mio e di Jacopo Perfetti, con il tempo il collettivo è cresciuto e ora è composto da 13 persone. Nell’associazione l’obiettivo è quello di autoprodursi, infatti lavoriamo su differenti piani: dalla scuola in Palestina a mostre a Milano alla comunicazione per la grande azienda, il tutto con dei livelli di contraddizione e aderenza ai nostri valori che differiscono in base ai singoli progetti.
Appunto, non ritieni che collaborare sia con associazioni quali Emergency o a contatto con la popolazione di Haiti, sia con multinazionali come Nestlé porti a contraddirsi? Non pensi che lo stesso valga anche per aziende come LaRinascente? Non per giustificarmi, ma noi abbiamo lavorato solo indirettamente con Nestlé. Chiusa la parentesi quello che tu dici è molto vero, il problema nasce dal fatto che in Italia sono le grandi aziende che sostengono la cultura, e questo vale in particolare per LaRinascente e Campari, che hanno al loro attivo una lunga lista di artisti come Dudovich e Depero. Appunto per questo motivo noi lavoriamo con loro, poi per quel che mi riguarda ciò che davvero conta è il saldo delle pratiche. In maniera provocatoria potrei quasi dire che mi andrebbe bene lavorare per Nestlé, infatti “rubargli” soldi per restituirli ad Haiti ritengo che porti a produrre ecologia nel mondo.
Quindi preferisci sacrificare la coerenza per quei risultati? Si, per me vale più la pratica del pensiero, infatti l’intransigenza purtroppo non è applicabile a due modelli: la comunicazione e il “profitto”. E nel momento in cui vogliamo fare mostre a ingresso gratuito, portare avanti progetti educativi e pagare le 13 persone di AK i soldi da qualche parte devo trovarli...
Il problema é imputabile alle istituzioni che ignorano e anzi osteggiano l’arte? Certamente, e questo lo si vede particolarmente qui a Milano.
Cosa ne pensi delle distinzioni che tentano di fare fra arte e scarabocchi? I distinguo sono problematici, infatti non puoi dire che sia vandalismo o arte in base all’estetica ma se ha o meno un significato o una relazione fra il pubblico e l’autore da cui fluisce quell’opera, quindi non esistono scarabocchi o arte ma esiste condivisione e rispetto ad un atto che tu poni nel pubblico. Inoltre il bambino che “spacca” di tag un quartiere va compreso nel suo agire e accompagnato, qui invece di educare si criminalizza e si reprime. Quindi ben venga la parte “illegale” dell’arte come atto di protesta, magari le cose cambieranno e a quel punto il sottopassaggio di Romolo pieno di scritte diventerà colorato da disegni degli stessi autori!

Nessun commento:

Posta un commento